Vi siete mai chiesti cosa succede se mangiate la farina scaduta? Ecco questa e altre curiosità su come riutilizzare questo prodotto.

Tra gli ingredienti più usati in cucina c’è lei: la farina. Questa polvere bianca – nella maggior parte dei casi – è alla base di moltissime ricette, sia dolci che salate. In pratica, non esiste cucina al mondo che non ne abbia almeno una scorta. Tuttavia, può spesso capitare di aprire la dispensa e accorgersi che questo alimento è scaduto. Nonostante ciò, però, non sempre il prodotto scaduto è nocivo per l’organismo. Se, invece, risulta del tutto non commestibile, vi sono tanti metodi per riutilizzarla e non farla andare sprecata. Vediamo, quindi, quando è da buttare la farina e quando no.

Farina scaduta
Farina scaduta

La farina scaduta si può mangiare?

Questo alimento è tra quelli disponibili a “lunga conservazione”. Tuttavia, può sempre capitare di avere in cucina una confezione la cui data di scadenza sia passata. Non sempre, però, il prodotto è già da buttare. Sulla maggior parte delle confezioni compare la dicitura “da consumare preferibilmente entro” e questo sta a significare che il prodotto potrebbe essere buono da usare anche oltre la data riportata. Per le farine bianche, solitamente, il tempo massimo entro cui consumarle, oltre la data di scadenza, è di sei mesi. Per quanto riguarda le farine integrali, invece, questa soglia si abbassa a massimo tre mesi.

E, quindi, cosa controllare nella farina scaduta? Non soltanto va osservata la data di scadenza, ma anche lo stato del prodotto. Questo alimento soffre molto l’umidità e, per preservarne l’integrità, va conservato in modo accurato. Un segnale, che vi aiuta a capire se il prodotto non è più commestibile, è dato dalla comparsa dei tipici insetti all’interno della polvere. In questo caso, l’alimento va buttato.

Come riutilizzare la farina scaduta in casa

Se passano più di sei mesi dalla data di scadenza o vi sono degli insetti all’interno del prodotto, la farina scaduta fa male al corpo. Nel caso in cui sia scaduta ma non vi sia traccia di insetti, vi sono svariati modi per riutilizzarla e non doverla buttare.

In primis, è un ottimo alleato contro l’allergia al lattice. Vi basta versarne un po’ nel guanto e lasciare scivolare la mano all’interno, per attenuare il fastidio e il propagarsi della reazione allergica. In cucina può essere un ottimo ingrediente per preparare una soluzione con cui lucidare pentole e padelle in rame o acciaio; basta creare una soluzione a base di aceto, sale e farina scaduta. In alternativa, create una colla a base di farina: portate a ebollizione un pentolino pieno di acqua e, poi, versate la farina a pioggia; ricordate di usarla entro 24 ore.

La farina scaduta è ottima anche per l’igiene della persona e non. Potete creare un sapone del tutto naturale; partite grattugiando una saponetta di sapone di Marsiglia in un pentolino pieno di acqua, poi fate cuocere e mescolate per farlo sciogliere. A questo punto, aggiungete la farina, spegnete il fuoco e continuate a mescolare fin quando non solidifica.

Per creare una maschera per il viso preparate un composto con 200 g di farina, un vasetto di yogurt bianco, due cucchiai di miele e uno di olio d’oliva. Spalmatela sul viso e lasciatela in posa per 30 minuti. Per una maschera per capelli, vi basta aggiungere dell’acqua tiepida a quella per il viso e spalmarla sui capelli umidi, dopo 10 minuti risciacquate.

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ultimo aggiornamento: 06-07-2022