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Addio allo chef dal cuore d’oro che cucinava per gli sfollati

Cappello da chef con utensili da cucina in legno sullo sfondo

La scomparsa dello chef della solidarietà: un pilastro nella cucina per gli sfollati e un esempio di generosità.

La comunità della ristorazione piange la scomparsa di Gianni Ficulle, uno chef conosciuto per la sua dedizione incondizionata nei confronti degli sfollati durante le emergenze. Nonostante la sua battaglia contro una malattia terribile, Ficulle non ha mai smesso di donare il suo tempo e le sue abilità culinarie a coloro che ne avevano bisogno.

La sua morte a 62 anni lascia un vuoto incolmabile, non solo tra i suoi colleghi, ma anche tra coloro che ha aiutato. In un’epoca in cui l’egoismo sembra prevalere, la vita di Ficulle incarna i valori della solidarietà e dell’altruismo.

Composizione floreale con gigli e luce soffusa di un cero
Gigli bianchi e un cero acceso per un momento di lutto – dolciveloci.it

Un cuoco al servizio della comunità durante le emergenze

Gianni Ficulle era un nome noto non solo per le sue abilità culinarie, ma anche per il suo impegno nella Protezione Civile. Originario di Albinia, in provincia di Grosseto, Ficulle ha dimostrato un grande cuore in diverse occasioni. Durante l’alluvione del 2012 che colpì la sua città natale, si è messo al servizio della comunità preparando pasti per gli sfollati. Similmente, nel 2016, quando il terremoto devastò l’Italia centrale, non esitò a fornire il suo aiuto. Nel 2023, durante un’altra tragica alluvione a Ravenna, è stato di nuovo in prima linea. Le sue parole, “Cerco di scaldare i cuori nutrendo il corpo e lo spirito”, riassumono la sua filosofia di vita e la sua missione.

Ricordi di un uomo lungimirante

La notizia della sua morte ha subito scatenato una marea di emozioni sui social media, dove amici e colleghi hanno espresso il loro cordoglio. Tra questi, Giampiero Cesarini, un collega di lunga data, ha offerto un ricordo personale di Ficulle. Cesarini ha sottolineato come Gianni fosse un uomo dalle vedute ampie, capace di diversificarsi nel competitivo mondo della ristorazione. Ricordando gli inizi nel ristorante ‘Le Dune’, Cesarini ha condiviso aneddoti di esperienze vissute insieme, come eventi di prestigio e collaborazioni con marchi di lusso. Ficulle, pur essendo autodidatta, ha lasciato un’impronta indelebile nel cuore di chi lo ha conosciuto grazie al suo spirito innovativo e alla sua natura affabile.

Un’eredità di altruismo e passione per la cucina

Nonostante la sua scomparsa, l’eredità di Gianni Ficulle continua a vivere attraverso le testimonianze di coloro che ha toccato con la sua bontà e generosità. La sua vita è stata una celebrazione della cucina come mezzo per unire e confortare, un’ispirazione per i futuri cuochi e volontari. La sua morte non solo lascia un vuoto nel panorama culinario, ma sottolinea anche l’importanza di continuare la sua opera di solidarietà. In un mondo che spesso sembra freddo e distaccato, Ficulle ci ricorda quanto possa essere potente un piatto caldo offerto con il cuore.

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ultimo aggiornamento: 26 Maggio 2025 11:37

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