La mozzarella belga conquista il mercato: la nuova sfida all’Italia

La mozzarella belga conquista il mercato: la nuova sfida all’Italia

L’espansione della mozzarella belga: come il Belgio sta sfidando l’Italia nel mercato globale della mozzarella grazie a investimenti strategici e capacità produttiva.

La mozzarella, una volta simbolo indiscusso della tradizione casearia italiana, sta vivendo una sorprendente trasformazione nel mercato globale. Nonostante l’Italia sia storicamente associata a questo formaggio, il Belgio si sta velocemente affermando come un potente sfidante.

Grazie a una serie di investimenti strategici e a una capacità produttiva in continua crescita, il Belgio ha visto la mozzarella diventare la principale produzione casearia del paese.

I numeri parlano chiaro: un incremento costante che ha portato il paese a produrre oltre 87 mila tonnellate di mozzarella nel 2023. Questa evoluzione pone nuove sfide e opportunità nel mercato internazionale della mozzarella.

Piatto con mozzarella fresca, pomodorini e basilico – dolciveloci.it

La crescita della produzione di mozzarella in Belgio: Un fenomeno inarrestabile che sta ridefinendo il mercato caseario europeo.

L’agenzia di statistica belga, Statbel, ha messo in luce la sorprendente crescita della produzione di mozzarella in Belgio. Partendo da 60 mila tonnellate nel 2021, la produzione ha raggiunto quasi 70 mila tonnellate nel 2022 e oltre 87 mila tonnellate nel 2023. Questo trend è il risultato di una strategia ben pianificata, guidata dal gruppo Laiterie des Ardennes. Nel 2021, l’azienda ha costruito a Baudour, in Vallonia, il più grande stabilimento d’Europa dedicato alla produzione di formaggi a pasta filata. Questa struttura ha una capacità produttiva di 32 mila tonnellate all’anno, contribuendo significativamente alla crescita del settore caseario belga. La mozzarella prodotta è destinata principalmente ai professionisti del settore, soprattutto a pizzerie in Europa e Asia, sotto forma di blocchi da 2,5 chili a bassa umidità.

La questione della denominazione: Perché la mozzarella belga può esistere accanto alle varietà protette italiane.

Una domanda inevitabile sorge quando si parla di mozzarella prodotta al di fuori dell’Italia: come può essere chiamata ‘mozzarella’? La risposta arriva da Gianfranco Raineri della Camera di Commercio Belgio-Italiana, il quale ha spiegato al Brussels Times che “con una denominazione protetta puoi produrre solo in Italia, con latte italiano. In Italia hanno provato diverse volte a proteggere il nome mozzarella, ma non ci sono riusciti”.

Ciò significa che, mentre la Mozzarella di Bufala Campana e la Mozzarella di Gioia del Colle sono protette dalla DOP e non replicabili altrove, la mozzarella generica può essere prodotta in qualsiasi parte del mondo, incluso il Belgio. Questa distinzione consente al mercato globale di espandersi senza violare le norme di protezione delle origini.

Implicazioni globali e futuro del mercato della mozzarella: Come l’espansione belga sta influenzando il panorama mondiale del settore caseario.

L’incremento della produzione di mozzarella in Belgio non solo sta ridisegnando il panorama caseario europeo, ma ha anche implicazioni significative a livello globale. La crescente domanda di mozzarella, adatta soprattutto per l’uso professionale nelle pizzerie, indica un cambiamento nelle preferenze di mercato. Con il Belgio che si posiziona come leader nella produzione di mozzarella a bassa umidità, l’industria potrebbe vedere un ulteriore incremento delle esportazioni verso mercati in espansione come l’Asia.

Questo scenario spinge i produttori italiani a innovare e adattarsi per mantenere il loro ruolo nel mercato globale. L’espansione belga, quindi, non solo rappresenta una sfida ma anche un’opportunità per ridefinire le strategie competitive nel settore caseario internazionale.

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