La Russia affronta una crisi alimentare senza precedenti: rincari, scarsità di patate e le azioni intraprese per affrontare il problema.
La crisi economica in Russia, innescata dal conflitto con l’Ucraina e dalle sanzioni internazionali, si riflette ora anche nel settore alimentare, con un focus particolare sulla scarsità di patate. Nonostante la tenacia dimostrata dalla nazione negli ultimi tre anni, segnali di difficoltà stanno emergendo in modo evidente. Il presidente Vladimir Putin ha ammesso pubblicamente la carenza di patate, un alimento fondamentale nella dieta russa, mentre l’indice Borscht, che misura i prezzi degli ingredienti della popolare zuppa est-europea, ha toccato livelli record. Con un aumento dei prezzi che ha colpito vari ortaggi, la situazione è resa ancora più complessa da fattori esterni come il clima e la guerra economica. Il governo russo ha adottato misure per mitigare la crisi, ma la strada verso una soluzione sembra ancora lunga.

La carenza di patate e l’impatto sull’economia domestica
Le patate, considerate il “secondo pane” dai russi, hanno registrato un aumento dei prezzi drammatico, con un incremento del 92% nel 2024 e una crescita del 166,5% su base annua a maggio. Questo rincaro ha inciso profondamente sull’economia domestica, con il prezzo al chilo che ha raggiunto circa 100 rubli, superando l’euro, in un contesto dove la pensione media ammonta a soli 20 mila rubli. L’indice Borscht, che include altri ortaggi essenziali come cipolle, cavoli e barbabietole, ha mostrato aumenti simili, evidenziando una situazione di inflazione alimentare che colpisce duramente le famiglie russe.
Le misure adottate dal governo per affrontare la crisi
Per fronteggiare la crisi alimentare, il presidente Putin si è rivolto al suo alleato bielorusso, Alexander Lukashenko, che ha agito interrompendo le sanzioni per l’importazione di prodotti dall’Europa. In parallelo, il governo russo ha autorizzato l’importazione duty-free di patate da paesi amici. Alcune autorità regionali, come il governatore del Kaliningrad, Alexei Besprozvannykh, hanno preso iniziative personali, vietando l’esportazione di patate dalla loro regione per garantire l’approvvigionamento locale. Queste misure evidenziano un tentativo di mitigare l’impatto della crisi, ma la soluzione appare complessa e richiede una cooperazione internazionale più ampia.
Fattori scatenanti e prospettive future
La crisi attuale è il risultato di una combinazione di fattori, tra cui tre anni di economia di guerra, cambiamenti climatici che hanno danneggiato i raccolti e la diminuzione dei prezzi di gas e petrolio, pilastri dell’economia russa. Le gelate fuori stagione e la siccità hanno avuto un impatto devastante sull’agricoltura, complicando ulteriormente la situazione. Gli osservatori internazionali suggeriscono che senza un cessate il fuoco entro il secondo trimestre dell’anno, è improbabile che la situazione migliori significativamente. La Russia si trova quindi di fronte a una sfida complessa che richiede interventi rapidi e coordinati per evitare ulteriori difficoltà al suo popolo.