L’inganno dello shrinkflation: stesse confezioni, meno prodotto!

L’inganno dello shrinkflation: stesse confezioni, meno prodotto!

La pratica dello shrinkflation: come le aziende ingannano i consumatori mantenendo il prezzo invariato ma riducendo il contenuto dei prodotti.

Lo shrinkflation è una strategia adottata da molte aziende per mantenere stabili i prezzi dei prodotti nonostante l’aumento dei costi delle materie prime, riducendo però il quantitativo di prodotto all’interno delle confezioni. Questo fenomeno, noto anche come “sgrammatura”, si manifesta con confezioni che sembrano invariate, ma che in realtà contengono meno prodotto.

Mentre i consumatori sono spesso attenti alle variazioni di prezzo, pochi si accorgono della diminuzione del contenuto, portando a una forma di inflazione occulta che può minare la fiducia nei brand. La consapevolezza è fondamentale per riconoscere e contrastare questa pratica, scegliendo ad esempio prodotti sfusi per controllare il quantitativo acquistato.

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Origini e cause dello shrinkflation: l’inflazione e il bisogno di mantenere i profitti aziendali.

Il concetto di shrinkflation è strettamente legato all’andamento dell’inflazione, che porta a un incremento dei prezzi delle materie prime e dei costi di produzione. Per evitare di trasferire questi costi aggiuntivi sui consumatori, molte aziende scelgono di ridurre il quantitativo di prodotto, lasciando inalterato il prezzo di vendita. Questo approccio permette alle aziende di salvaguardare i propri profitti mentre i consumatori, nonostante spendano la stessa cifra, ricevono meno valore per il loro denaro. La scelta di questa strategia si basa sulla tendenza dei consumatori a prestare più attenzione ai prezzi che al contenuto delle confezioni, rendendo lo shrinkflation una pratica efficace per chi la adotta.

Prodotti più colpiti dallo shrinkflation: una panoramica dei beni di consumo maggiormente interessati.

Non tutti i beni di consumo sono colpiti allo stesso modo dallo shrinkflation. Alcuni prodotti, come i prodotti da forno, i cereali, le patatine, le bevande, i tovaglioli di carta e i prodotti per la cura della casa, risultano particolarmente soggetti a questa pratica. Questi articoli, frequentemente acquistati dai consumatori, offrono alle aziende un’opportunità per ridurre i costi senza modificare il prezzo di vendita. La scelta di questi prodotti non è casuale: essi sono spesso acquistati in grandi quantità e con frequenza regolare, il che rende più difficile per i consumatori notare immediatamente il cambiamento nel contenuto. Tuttavia, la consapevolezza di quali prodotti siano più a rischio può aiutare i consumatori a fare scelte più informate.

Riconoscere e difendersi dallo shrinkflation: strategie per evitare di essere ingannati da confezioni più piccole.

Per evitare di cadere vittime dello shrinkflation, è fondamentale prestare attenzione ai prezzi per unità quando si fanno acquisti. Questo permette di confrontare il costo reale dei prodotti a prescindere dalle dimensioni delle confezioni. Inoltre, considerare l’acquisto di prodotti sfusi può offrire un maggiore controllo sul quantitativo acquistato, spesso rivelandosi anche più economico. La trasparenza delle aziende nei confronti dei consumatori è cruciale per mantenere la fiducia del mercato. Infatti, pratiche come lo shrinkflation possono, nel lungo termine, danneggiare la reputazione di un brand se i consumatori percepiscono una mancanza di trasparenza. L’educazione e la consapevolezza sono quindi le armi migliori per i consumatori che desiderano evitare di essere penalizzati da queste strategie commerciali.