Cibi scaduti: quando si possono ancora mangiare?

Cibi scaduti: quando si possono ancora mangiare?

Cosa fare con il cibo scaduto? Quando è possibile mangiarlo senza problemi? Ecco una guida e alcuni trucchi utili per non sprecare nulla!

Ridurre gli sprechi in cucina è una delle accortezze che dobbiamo sempre tenere a mente. Lo spreco alimentare, infatti, è un problema rilevante in considerazione dell’elevato numero di persone che soffre la fame in tutto il mondo. Per questo motivo è fondamentale sapere cosa fare con il cibo scaduto o a ridosso della data di scadenza. Quali sono gli alimenti che possiamo mangiare anche oltre alla data di scadenza? Come utilizzarli senza nessun problema per la nostra salute? Ecco qualche risposta utile con particolare attenzione al mondo della pasticceria e dei dolci in generale.

Quali alimenti scaduti si possono mangiare?

Il latte può essere consumato tranquillamente fino a due giorni dopo la data di scadenza. In questo potete utilizzare l’eventuale latte avanzato e scaduto per preparare una deliziosa torta. Vi lasciamo, ad esempio, la nostra buonissima torta al latte caldo.

Allo stesso modo possiamo stare tranquilli per quanto riguarda il consumo delle uova: è possibile consumarle senza nessun problema qualche giorno dopo la cottura, l’ideale è però cuocerle a una temperatura alta, motivo per cui è preferibile utilizzare anche le uova scadute da qualche giorno nella preparazione di una torta.

Cibo scaduto

Il cioccolato, se ben conservato, può essere consumato senza problemi fino a due mesi dopo la data di scadenza. Attenzione però a che non siano passati anni e soprattutto che il cioccolato sia arricchito con frutta secca, perché in questo caso potrebbe formarsi la muffa.

Per quanto riguarda il lievito scaduto, invece, potrebbe esserci il rischio di veder compromesso il risultato finale con la mancata lievitazione. In questo caso, potete provare prima a verificare preventivamente che sia ancora attivo: versate una puntina di lievito in un bicchiere di acqua bollente e lasciate riposare per qualche minuto. Se vedete che iniziano a formarsi delle bollicine, vuol dire che il lievito è ancora attivo.

Più complicato è l’utilizzo del burro. Il burro scaduto da parecchio tempo, infatti, può subire un’alterazione di gusto e sapore. Per questo motivo è preferibile non utilizzarlo in preparazioni culinarie ma piuttosto ripiegare su usi alternativi. Il burro, seppur scaduto, può essere impiegato come lubrificante per porte, come smacchiatore per il legno, per idratare la pelle o per proteggere le mani dal freddo.

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