Numerosi studi hanno cercato di capire quanto tempo permane il virus del COVID-19 sulle superfici. Ecco che cosa si è scoperto.
Già poche settimane dopo la scoperta della diffusione del nuovo virus influenzale chiamato COVID-19, molti studi hanno cercato di capire quale fosse il metodo di trasmissione e, di conseguenza, come limitarne la diffusione. Tra le varie domande che si sono posti i vari ricercatori sparsi per il mondo, quanto dura il COVID-19 sulle superfici è tra quelle maggiormente oggetto di studio. Vediamo insieme cosa hanno scoperto.
Quanto dura il COVID-19 sulle superfici?
Gli studi che nel corso di questo ultimo anno si sono susseguiti sono davvero tantissimi e difficilmente riescono a trovare un punto di incontro. In altre parole, non sono riusciti a stabilire in modo univoco né quanto duri il virus sulle superfici, né quante “particelle” siano necessarie per trasmettere l’infezione.
Prima di addentrarci in questo marasma di notizie spesso in contraddizione una con l’altra, ci teniamo a ribadire l’importanza di seguire le linee guida fissate dal Ministero della Salute. Indossare la mascherina, mantenere almeno un metro di distanza tra persone che non appartengono allo stesso nucleo famigliare e lavare sempre molto bene le mani sono comportamenti caldamente consigliati.
Per quanto riguarda il tempo di permanenza del virus sulle superfici, lo studio condotto dal Commonwealth Scientific and Industrial Research Organisation (CSIRO) in Australia, ha evidenziato come il virus sulle superfici possa permanere fino a 28 giorni. Prima di creare allarmismi però, ci teniamo a precisare che il risultato ottenuto si riferisce a test di laboratorio. Il virus è stato tenuto a contatto con diversi tipi di superfici a temperatura costante di 20°C e al buio, in condizioni ideali insomma.
È risaputo, infatti, che il virus, sottoposto a calore o all’azione dei raggi UV tende a perdere piuttosto velocemente il suo potere infettivo. Secondo i test condotti dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, il virus COVID-19 dura:
- “da 2 a 4 giorni sulle banconote
- fino a 7 nello strato interno delle mascherine chirurgiche (fuori anche più di una settimana)
- fino a 72 ore su plastica e acciaio inossidabile, con una carica infettiva che si dimezza dopo circa 6 e 7 ore“.
In ogni caso, per disinfettare le superfici e annullare istantaneamente la carica batterica del virus è sufficiente utilizzare alcol (sotto forma di etanolo) o ipoclorito di sodio (candeggina/varechina), ma anche semplice sapone.
Tutti gli studi finora condotti poi concordano sul fatto che il principale metodo di trasmissione del virus è per via aerea. Starnuti, colpi di tosse, goccioline di saliva e sudore sono il principale veicolo per la trasmissione del virus.
Il pericolo quindi dovrebbe essere scongiurato, o comunque minimo, anche nel caso si decida di ordinare cibo da asporto. Gli esperti assicurano che la trasmissione del virus attraverso il cibo è “altamente improbabile”.