Differenze tra lievito di birra: fresco o secco, questo è il dilemma!

Differenze tra lievito di birra: fresco o secco, questo è il dilemma!

Per scegliere quello migliore, ecco la differenza tra lievito di birra fresco o secco, i metodi di utilizzo e quali conversioni fare tra i due.

Il lievito di birra, fresco o secco che sia, è un ingrediente molto usato in cucina. La sua funzione è quella di permettere la lievitazione di impasti fatti in casa. In particolare, è l’addetto all’attivazione di impasti che devono lievitare fuori dal forno. Per questo motivo, è maggiormente usato per realizzare pane, pizze e focacce. Tuttavia, viene usato anche per preparazioni a base dolce. Quando dobbiamo usarlo, ci poniamo davanti ad un grosso bivio. Qual è la differenza tra lievito di birra fresco o secco e quale scegliere tra i due tipi?

Differenza lievito di birra fresco e secco

La differenza tra lievito di birra fresco o secco

Cominciamo ad analizzare quello fresco. Si tratta di un composto “vivo”, per così dire, che viene composto da microrganismi unicellulari. Solitamente, è commercializzato in forma di panetti, dal peso di 25 g ciascuno. Si tratta di un prodotto morbido e di colore beige, tendente a volte al grigio. La sua scadenza non è molto lunga, perché dura circa 1 mese. Per utilizzarlo, si può sbriciolare o sciogliere in acqua tiepida.

Il lievito di birra secco (o liofilizzato) è presente in altra forma. Generalmente è commercializzato in forma granulosa e più facilmente utilizzabile. Molto spesso occorre “riattivarlo”, ovvero rinfrescarlo. Se ne prende una quantità, da mescolare in acqua tiepida e zucchero. Lasciato riposare, questo composto forma una schiuma in superficie e, una volta setacciato, il miscuglio diventa lievito madre. Il metodo di utilizzo è lo stesso del lievito fresco.

Entrambi vanno conservati in un ambiente fresco e asciutto, lontano da fonti di calore, per il tempo previsto sulla confezione. Il prodotto secco, grazie alla sua composizione, può essere conservato per un po’ più di tempo.

Conversioni tra le due tipologie

Se non disponete del giusto tipo di prodotto, previsto da una determinata ricetta, non disperate. Potete sostituirlo con quello che avete in dispensa, rispettando pochi accorgimenti. Cominciamo con il precisare che un panetto di lievito fresco, da 25 g, può essere sostituito – più o meno – con una bustina di quello secco, corrispondente a 7 g.

Ad ogni modo, la conversione tra le due tipologie corrisponde a un rapporto di 3:1. Ciò significa che potete sostituire una determinata quantità di lievito fresco con una quantità di prodotto secco pari a 1/3 di quella del prodotto fresco.

Sapete che potete sostituire il lievito per dolci con il cremor tartaro?