Quanti tipi di zucchero ci sono in commercio? Quali sono i migliori zuccheri? Proviamo a fare un riepilogo.
Bianco o integrale, a velo o semolato, quanti tipi di zucchero esistono? La risposta è “tanti” e sono tutti diversi. Proprio per questo, vengono usati in differenti modi e in base all’uso che se ne deve fare. La diversità nasce dalla differente origine, che ciascuna tipologia può avere. Per fare chiarezza, proviamo a fare un riepilogo di tutti i tipi di zucchero.
Ecco tutti i tipi di zucchero e come usarli
Partiamo da quello grezzo. Un prodotto semilavorato e ottenuto dalla lavorazione di quello di canna o di barbabietola. Possiede il colore del caramello ed è pieno di vitamine e minerali.
La tipologia integrale proviene dalla lavorazione artigianale di quello di canna, mantenendo le originali proprietà. Il suo colore varia dal giallo al marrone, il suo aroma è particolare e contiene pochissime calorie.
Lo zucchero bianco viene usato sia per le preparazioni dolci che per quelle salate. Durante il processo di raffinazione viene privato delle naturali proprietà, nonostante ciò è molto dolce e anche il più diffuso.
Il più comune tra i tipi di zucchero per pasticceria è quello semolato, derivante da una molecola di glucosio e fruttosio, ricavata o dalla canna o dalla barbabietola. Viene sottoposto a processo di raffinazione e usato in pasticceria per creare dolci e preparazioni di ogni tipo, nonché per addolcire bevande.
Dalla macinazione di questo, deriva lo zucchero a velo. Si presenta come una polvere molto bianca, contenente anche un po’ di amido, per evitare la formazione di grumi.
Poi, c’è la varietà Panela, una delle più particolari in termini di tipi di zucchero di canna. Si tratta di una tipologia a base integrale e derivante da una canna da zucchero colombiana. Non è polveroso, perché si presenta in panetti, ricavati da un particolare processo di cottura del succo. La caratteristica principale è il suo sapore fruttato.
Tra le più particolari tipologie di zucchero c’è quello liquido. Composto dal 30% di acqua e dal 70% di zucchero (semolato), è sottoposto a un processo con temperatura pari a 85°C. Una volta liquido, viene usato per i sorbetti o le bagne.
Molto particolare è lo zucchero invertito, in cui il saccarosio viene scisso nelle sue componenti, glucosio e fruttosio. Solitamente, viene utilizzato per i gelati e permette agli ingredienti di mantenersi umidi e di cristallizzarsi. Nelle bevande, invece, tende ad abbassare il tasso alcolico.
Originario delle Mauritius, è la tipologia Demerara. Si ricava dalla canna da zucchero ed è molto dolce. Tuttavia, non contiene molte proprietà nutritive, ma viene largamente usato per realizzare glasse o creme.
Terminiamo l’esplorazione delle tipologie di zucchero e i loro utilizzi con quello d’uva. Questo non ha particolari proprietà e ha un notevole apporto calorico. In seguito al suo processo di lavorazione, inoltre, viene privato delle naturali vitamine e proprietà del prodotto da cui deriva. Non rientra nei tipi di zucchero per diabetici e deve essere accuratamente evitato.
Qual è lo zucchero per diabetici?
Dopo aver analizzato tutti i tipi di zucchero e capito come usarli, passiamo a un tema molto importante. Un comune dolcificante può essere dannoso per chi soffre di diabete, perché il fruttosio che contiene ostacola il funzionamento dell’insulina. Comunemente, si pensa che i dolcificanti artificiali in commercio, privi di fruttosio possano essere ugualmente una buona alternativa.
L’unico consigliabile, tra quelli appena elencati, è lo zucchero Panela. In alternativa, è bene usare il miele, lo sciroppo di Agave o quello alla Stevia. Sono tutti prodotti naturali, privi di fruttosio, e che aiutano a rendere dolce qualsiasi preparazione.
Ecco una pratica guida su come sostituire lo zucchero.