Tra storia e cucina, ecco la differenza tra croissant, brioches e cornetto

Tra storia e cucina, ecco la differenza tra croissant, brioches e cornetto

Sembra impossibile ma è così, c’è molta differenza tra croissant, brioches e cornetto, di storia, territorio d’origine e ingredienti.

E voi la conoscete la differenza tra brioches, croissant e cornetto? Oppure credete che siano tre nomi da affidare a un unico dolcetto? Solitamente, si tende a cambiare denominazione in base al territorio in cui ci si trova. Questo discorso vale soprattutto per i viaggi che si possono fare tra nord e sud dell’Italia, dove vengono identificati in due maniere diverse. Tuttavia, tra questi tre prodotti vi sono ancora più differenze, sia in termini di storia che in termini di ingredienti usati per l’impasto.

Differenza croissant brioches cornetto

Croissant, brioches, cornetto: tutte le differenze tra i 3 prodotti

L’impasto sembra essere molto simile, tuttavia questi tre tipi di dolcetti derivano da liste di ingredienti con alcune differenze. Tutti e tre sono incredibilmente dolci e amati in tutto il mondo, ma proprio le loro origini sono geograficamente lontane. Se la brioches ha provenienza francese, come anche il croissant, il cornetto è una preparazione di origine viennese.

Le brioches

Quando si parla di brioche, si sta parlando di un dolce lievitato di origine francese. Questa appare più gonfia e soffice degli altri, perché nell’impasto contiene maggiormente zucchero e burro; la lista di ingredienti include anche farina, uova, latte, strutto e lievito. La sua forma è tipicamente tondeggiante e, molto spesso, presenta una pallina di impasto al centro della parte superiore; per questo motivo, può ricordare una brioche siciliana con il tuppo. Nei bar potete trovarla senza ripieno oppure farcita con creme dolci o confetture.

Il croissant

Il termine croissant fa pensare a una preparazione tipicamente francese e, in effetti, è così. Solo che questo tipo di dolce deriva dal kipfel viennese. Solo in un secondo momento, ovvero nel 1838, è stato importato a Parigi: qui la sua preparazione è stata modificata e prevede farina, latte, zucchero, sale, burro e lievito. Nell’impasto non vi sono le uova e questo fa sì che il retrogusto del burro sia maggiormente percettibile. Per lo stesso motivo, è caratterizzato da una consistenza maggiormente leggera e sfogliata. La ricetta è squisitamente buona, da provare!

Il cornetto

Allo stesso modo, il kipfel di Vienna ha dato origine al cornetto tipico della pasticceria italiana. Si tratta di una ricetta arrivata nel territorio nostrano nel 1683. La caratteristica principale è la forma a mezzaluna. Per quanto riguarda l’impasto, gli ingredienti tipici sono farina, latte, uova, zucchero, sale, burro e lievito; ne esiste anche una versione salata, preparata con il lievito di birra fresco, anziché quello per dolci. Tuttavia, se al sud Italia possiamo richiedere un cornetto, al nord è molto più facile trovare una buona brioche!

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