Per chi visita la Sardegna assaporare le specialità dolciarie locali si rivela un’esperienza sublime per il palato: ecco quali sono e dove trovarle.

Mare cristallino, spiagge bianche e sabbiose e siti archeologici unici al mondo sono solo alcuni degli aspetti più apprezzati della Sardegna, che ogni anno attira folte schiere di turisti soprattutto durante tutta la stagione estiva. L’isola, in particolare, vanta una rinomata tradizione gastronomica che comprende anche numerose specialità dolciarie.

Da nord a sud della Sardegna, infatti, è possibile assaggiare diverse tipologie di dolci tipici, spesso declinati in numerose varianti a seconda della località. Un patrimonio dolciario fortemente legato al territorio che racconta riti, tradizioni e aneddoti antichi tramandati fino a oggi.

Quali sono i dolci tipici sardi più conosciuti? Ecco alcuni dei più caratteristici.

La seada, il mix perfetto tra dolce e salato

La seada, chiamata anche sebada o sevada, è forse la specialità dolciaria sarda più conosciuta che è possibile assaggiare in qualsiasi località dell’isola, dalla Gallura fino al cagliaritano.

A metà strada tra dolce e salato, può essere descritta come un grande raviolo di forma rotonda ripieno di formaggio pecorino fresco aromatizzato al limone, racchiuso tra due dischi di pasta violata a base di semola e strutto.

Le seadas si gustano fritte in olio bollente e cosparse di zucchero bianco, miele di castagno o Abbamele, una sorta di miele cotto a fuoco lento e aromatizzato con arancia.

Seadas

Le casadine o formaggelle

Preparate durante il periodo pasquale soprattutto nel nuorese, le casadine sono semplici cestini di pasta fresca ripieni di formaggio o ricotta, sottoposti a una cottura al forno.

Possono essere chiamate anche formaggelle o pardulas e ne esistono numerose varianti, che si differenziano soprattutto per il ripieno. Quest’ultimo, tuttavia, viene solitamente arricchito con zafferano e aroma di arancio. 

I gueffus o sospiri

I gueffus sono piccoli dolci sferici a base di pasta di mandorle e coperti di zucchero semolato, preparati soprattutto in occasione dei matrimoni e delle feste religiose in generale.

Avvolti singolarmente da un foglio di carta velina sfrangiata, vantano un’origine molto antica e possono differenziarsi a seconda della singola zona.

In provincia di Sassari, nel paese di Ozieri, i gueffus vengono chiamati sospiri e prevedono l’aggiunta di miele nell’impasto base. È anche possibile assaggiare i gueffus incappaus, coperti di glassa reale, mentre la variante dei bucconettes prevede la sostituzione delle mandorle con le nocciole.

Il gattò di mandorle

Mandorle, zucchero caramellato e limone sono gli ingredienti base del Gattò, il croccante tipico della Sardegna servito adagiato sulle foglie di limone.

Ad Asuni, in provincia di Oristano, viene allestita ogni anno nel mese di maggio la sagra dedicata al Gattò, una vera prelibatezza da gustare sul territorio.

S’aranzada

Specialità della provincia di Nuoro, S’aranzada si prepara a base di scorza di arancia candita nel miele e arricchita con mandorle tagliate sottili. È un dolce molto particolare realizzato con pochissimi ingredienti, la cui ricetta originale risale alla fine dell’Ottocento ed è stata ideata da un pasticcere nuorese.

Ancora oggi questo dolce viene preparato e servito soprattutto in occasione dei matrimoni e delle celebrazioni importanti.

I culurgiones dolci

Tipici del periodo di carnevale, i culurgiones dolci sono ravioli ripieni di ricotta fresca, mandorle e canditi. Una preparazione da friggere e cospargere con zucchero a velo o scorza di arancia grattugiata che riscuote sempre molto successo, soprattutto tra i bambini.

Il torrone di Tonara

Anche la Sardegna ha la sua specialità a base di Torrone, una preparazione artigianale tipica del paese di Tonara, nel nuorese, realizzata seguendo un’antica ricetta di derivazione spagnola tramandata di generazione in generazione.

Oggi è possibile gustare il torrone di Tonara al naturale o aromatizzato in vari modi, aggiungendo ad esempio liquore a base di mirto o pistacchio.

Le località sarde più gettonate del 2022

Dopo questo excursus sulle prelibatezze dolciarie della Sardegna, vale la pena scoprire quali sono le mete dell’isola preferite dai turisti.

Secondo la classifica pubblicata dal sito per case vacanza Holidu, dedicata proprio alle località sarde più gettonate secondo Holidu del 2022 e realizzata tenendo conto delle ricerche effettuate per soggiorni durante tutto l’anno, a conquistare il primo gradino del podio è San Teodoro in provincia di Nuoro, una meta balneare ricca di spiagge e attrazioni turistiche sulla costa orientale.

Spostandosi sulla costa occidentale, invece, la seconda posizione è occupata dalla città di Alghero, circondata da mura e celebre per le architetture catalane. A seguire troviamo Villasimius, nel Sud dell’isola, apprezzata specialmente per le grandi spiagge e il mare dal fondale molto basso.

In quarta posizione compare Olbia, uno dei principali scali marittimi e aeroportuali della Sardegna vicinissimo alla Costa Smelarla. A seguire Costa Rei, frazione marittima della cittadina di Muravera nella costa sud-orientale resa celebre grazie alla lunghissima spiaggia, caratterizzata da sabbia bianca e finissima.

Al sesto posto si colloca Budoni, centro turistico non lontano da San Teodoro, seguito da Cagliari e Orosei. Il capoluogo di regione è noto per la vasta spiaggia del Poetto e per il Castello, vero e proprio quartiere fortificato che sovrasta il centro urbano.

Orosei, invece, è al centro dell’omonimo golfo e rappresenta la base di partenza di molte escursioni alla scoperta di grotte e calette incontaminate, come Cala Mariolu e Cala Goloritzé solo per citarne alcune.

Chiudono la classifica Stintino in nona posizione e Santa Teresa di Gallura in decima. La prima, nella punta nord-occidentale della Sardegna, è nota soprattutto per la spiaggia della Pelosa annoverata tra le più belle d’Italia. La seconda località, invece, si trova esattamente di fronte alle Bocche di Bonifacio e permette di raggiungere facilmente le splendide isole dell’arcipelago della Maddalena.

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ultimo aggiornamento: 10-05-2023


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