Nei pressi del Naviglio Grande apre il ristorante Grand Love Milano: il locale con un solo tavolo (per un massimo di 12 persone).

Avete mai pensato di poter riservare un tavolo al ristorante tutto per voi? Al Grand Love Milano è possibile e si tratta di una scelta anti coronavirus davvero particolare. L’idea del ristorante con un unico tavolo è di Carlos Valdes Ciampi, argentino, che ha vissuto a lungo in quel di Buenos Aires e la cui cucina è un mix tra quella argentina e quella parmigiana.

Questo locale non è il primo a fare questo tentativo, già avviato infatti dal ristorante Bord för en in Svezia e dal Trequarti di Spiazzio in Val Niola. Privacy, distanziamento e sicurezza sono garantiti in questo nuovo locale, ecco qualche informazione in più!

Cosa e come mangiare al Grand Love Milano

Una location esclusiva, caratterizzata da ambienti e arredi eleganti con un tocco vintage con carta da parati ed elementi di art déco, cucina a vista e piatti della cucina italiana rivisitati con stile: sono queste le prime caratteristiche che saltano all’occhio.

In quanti però possono accedere e gustare una cena in questa location? Il Grand Love ha un unico tavolo: 12 sono i posti a sedere che possono essere occupati, tutti da persone appartenenti allo stesso gruppo. È obbligatoria, ovviamente, la prenotazione.

Sui canali social del locale si trova la foto del menù che prevede una ricca scelta. Tra gli antipasti spiccano la tartare di fassona con fonduta di formaggio erborinato e granella di nocciola delle Langhe e il radicchio trevisano brasato con cipollotto viola e pesto alla mediterranea. Il risotto è il protagonista dei primi piatti che troviamo sia con porcini e finferli al Barolo sia con asparagi, agrumi e curry. Tra i secondi troviamo sia piatti di carne che di pesce e gran finale con i dolci come perle del pasticcere e rollè di pan di Spagna e cioccolato.

A Bologna invece c’è un’osteria a tempo, lo sapevate?

Riproduzione riservata © 2024 - DV

ultimo aggiornamento: 08-10-2020


Cibi pericolosi o dannosi per la nostra salute: la blacklist Coldiretti 2020

Oreo arcobaleno: tutto sui nuovi biscotti per i diritti LGBTQ