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Con il nome kheer si indica un classico dolce indiano simile a un budino di riso. Ecco la facile ricetta da fare in casa.
Come non menzionare il rice pudding indiano. Si tratta di una preparazione che sta riscuotendo sempre più successo anche oltre il confine di origine ed è conosciuta con il nome di kheer. Questo prodotto tipico è uno dei dolci più amati della tradizione gastronomica dell’India, soprattutto per la facilità con cui si prepara.
Per realizzarlo in casa, infatti, bastano pochi ingredienti, tra i quali non possono mancare riso basmati e latte. Per arricchire di consistenza e aroma il tutto, poi, servono pistacchi, acqua di rose e cardamomo. La ricetta originale comprende questi ingredienti genuini, ma ne esistono tante varianti ricche di ulteriori aromi o spezie, per renderla sempre nuova. Se vi abbiamo convinto, corriamo a prepararlo!
Preparazione della ricetta per il kheer
- Per prima cosa, versate il latte in un pentolino dal fondo spesso.
- Trasferite sul fornello e fate cuocere a fuoco lento.
- Quando è sufficientemente caldo, aggiungete il riso e il cardamomo.
- Continuate a cuocere e mescolate continuamente, per non far attaccare il riso al fondo. Aspettate che arrivi a bollore.
- Quando il composto si addensa, eliminate le bacche di cardamomo. Poi, trasferite il tutto in un recipiente.
- A questo, unite lo zucchero e l’acqua di rose. Tritate i pistacchi e aggiungetene metà al composto, prima di mescolare.
- Quando gli ingredienti sono equamente distribuiti, coprite la ciotola con un foglio di pellicola alimentare.
- Mettete in frigo e fate riposare almeno 2 ore; più è lungo il periodo di riposo e migliore sarà il risultato finale.
- Trascorso questo tempo, potete servire il rice pudding decorandolo con altri pistacchi tritati o con ciò che preferite.
Conservazione
Il kheer, il delizioso budino di riso indiano, è ottimo per una merenda o una colazione sostanziosa e coinvolgente. Potete conservarlo 2 giorni in frigo, coperto da pellicola.
Preparate un gustoso budino al cioccolato e semi di chia.
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