Si possono mangiare le uova scadute? Ma soprattutto, esiste un modo per riconoscerle ed evitare rischi per la salute?
Le uova sono uno degli ingredienti più utilizzati nelle cucine di tutto il mondo, indispensabili per realizzare dolci, primi e secondi piatti. Ne consegue che ci troviamo spesso con una scorta di uova in frigo perché “non si sa mai” è il nostro motto, ma cosa fare con le uova scadute? Già perché averne sempre qualcuno di scorta implica anche che di tanto in tanto ci dimentichiamo (o non abbiamo occasione) di consumarle. Vale la pena quindi sapere se le uova scadute si possono mangiare ma anche come capire se sono ancora buone o meno.
Si possono mangiare le uova scadute?
Difficile rispondere in modo secco a questa domanda perché dipende da vari fattori. Innanzitutto cominciamo con il dire che spesso sulla confezione delle uova è riportata la dicitura “da consumarsi preferibilmente entro…”. Si tratta del Termine Minimo di Conservazione (TMC) ossia di un lasso di tempo oltre il quale il prodotto potrebbe subire delle alterazioni nutritive o gustative. Le uova quindi non scadono, ma semplicemente ne viene raccomandato l’utilizzo entro 28 giorni dalla deposizione.
La scadenza delle uova quindi è solo un riferimento generico. Se sulla confezione infatti fosse riportata la data di deposizione, potremmo fare una valutazione autonoma. Vediamo di analizzare nel dettaglio le situazioni più comuni.
Se le uova sono scadute da un giorno possono essere consumate in tutta sicurezza. Per le uova scadute da una settimana il discorso si complica. Innanzitutto dipende da come sono state conservate: il modo migliore è tenerle in frigorifero all’interno della loro confezione e sottoporle il meno possibile a sbalzi di temperatura (ecco perché non andrebbero messe nella porta, anche se tutti i frigoriferi hanno proprio lì l’apposito scomparto).
In secondo luogo occorre distinguere tra consumo di uova crude o cotte. Nel primo caso è meglio optare per uova freschissime (entro 10 giorni dalla deposizione), mentre nel secondo è possibile fare qualche eccezione. Cuocendo le uova infatti si neutralizza almeno in parte la carica batterica scongiurando il rischio di salmonella.
In ogni caso, per le uova scadute da una settimana si consiglia di procedere con la prova dell’acqua per verificare se siano ancora commestibili oppure no.
Come riconoscere le uova scadute
La data riportata sulla confezione non è l’unico parametro di valutazione della scadenza delle uova. Esiste una prova che pur nella sua semplicità ci permette di valutarne la freschezza. Nota come prova dell’acqua, consiste nell’immergere le uova in un contenitore colmo per l’appunto di acqua e osservarne il comportamento:
- se l’uovo galleggia allora è scaduto e non va consumato;
- se l’uovo rimane sospeso a metà allora è meglio consumarlo solo previa cottura;
- se precipita sul fondo allora è fresco e può essere consumato in sicurezza.
Il motivo per cui possono verificarsi queste tre possibilità sta nella porosità del guscio. Anche se apparentemente integro, in realtà presenta dei microfori che permettono all’aria di entrare. Un uovo vecchio sarà pieno di aria e tenderà a galleggiare, viceversa uno deposto da poco precipiterà con il suo peso sul fondo.
Le uova scadute possono rappresentare un serio problema per la nostra salute. La salmonella è un batterio che si annida proprio sul guscio e tende a penetrare all’interno con il passare dei giorni. Se non siete sicuri della freschezza delle uova non vale la pena rischiare: le uova scadute possono essere utilizzate come concime per le vostre piante oppure per creare delle maschere nutrienti per i capelli.
Se al contrario siete rimasti senza e pensate che non ci sia una soluzione fattibile per soddisfare la vostra voglia di dolce allora non avete ancora scoperto i nostri dolci senza uova!